“Ritornare a Casa” è il programma creato dalla Regione Sardegna per sostenere economicamente le persone con disabilità gravi. Per approfondire il tema abbiamo intervistato Rosa Accardo, assistente sociale del distretto sanitario di Alghero e delegata dell’ARES per la sanità nell’ufficio di Piano del Plus. La dottoressa Accardo lavora nel servizio PUA, Punto Unitario di Accesso, ufficio nel quale confluiscono tutte le richieste che riguardano bisogni complessi, a cavallo tra il sociale e il sanitario.
Cos’è il programma Ritornare a Casa?
“Il programma Ritornare a Casa è un intervento finalizzato a far rimanere nel proprio domicilio le persone con disabilità molto gravi, per impedire l’istituzionalizzazione o i ricoveri impropri in ospedale. Il programma viene gestito dal Plus, Piani Locali Unitari dei Servizi alla persona. I bisogni complessi vengono esaminati da una Commissione chiamata UVT, Unità di Valutazione Territoriale, al cui interno sono presenti, tra le altre, le figure del medico, dell’assistente sociale e dell’infermiere”.
Ritornare a Casa: a chi spetta?
“Il requisito essenziale per accedere all’intervento economico è quello di essere in possesso del riconoscimento dell’indennità di accompagnamento. Si tratta di una certificazione emessa da parte di una commissione medica che dichiari la non autosufficienza della persona”.
Come presentare la domanda?
“La domanda per richiedere il finanziamento previsto dal Ritornare a Casa va presentata al Comune di residenza oppure al PUA. L’Ufficio di Piano del Plus che gestisce i finanziamenti regionali si occupa di gestire le graduatorie: la quantificazione dei residui ci permette di coprire le nuove richieste o di spostare risorse verso i Comuni del distretto, qualora ce ne fosse bisogno. Il programma Ritornare a Casa si avvale di una commissione di valutazione apposita che esamina le domande e il livello della prestazione che, naturalmente, corrisponde a cifre diverse in base alle condizioni del beneficiario”.
Come utilizzare il finanziamento previsto dal programma Ritornare a Casa?
“Sul sito del Plus sono specificati i cinque livelli assistenziali, le linee guida e la documentazione specialistica necessaria. Il contributo economico viene calcolato in corrispondenza delle tabelle ISEE e può essere speso sia per la contrattualizzazione di un assistente familiare che, parzialmente, per un caregiver familiare. La percentuale attribuita al caregiver o alle persone contrattualizzate è differente a seconda del livello assistenziale”.
Quando presentare la domanda?
“Il programma Ritornare a Casa non prevede scadenze per quanto riguarda Alghero, le domande possono essere presentate in qualsiasi momento. Ma non è così per tutti i distretti. (ndr. Nella guida gratuita che abbiamo preparato trovi tutte le informazioni utili). Fondamentale per non incorrere in rigetti o ritardi è che la documentazione sia completa e in ordine: i requisiti richiesti dalle linee guida del programma sono molto rigorosi. Una volta che l’UVT approva la domanda, il personale preposto convoca i richiedenti per stendere insieme il progetto personalizzato. Dopo essere stato sottoscritto dalla persona o dal familiare, viene approvata la somministrazione della cifra e da lì avviene la liquidazione”.
Una rete tra sanità e servizi sociali
“Il programma Ritornare a Casa consente alle persone con grave disabilità di ricevere un’assistenza adeguata e continua a casa propria, e alleggerisce l’onere economico delle famiglie. Un dato molto positivo del programma è che mette in rete l’intervento della sanità e dei servizi sociali, tra cui si è creata una bella sinergia”.