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Promuovere Diversità e Inclusione nei luoghi di lavoro

Immagine team di colleghi in un ufficio. Promuovere Diversità e Inclusione nei luoghi di lavoro

Oggi incontriamo Giulia Marsella e Adalberto Lusuarghi dell’Associazione WorkAbile per parlare con loro di come promuovere Diversità e Inclusione nei luoghi di lavoro. Una tematica di crescente interesse per le aziende che si devono confrontare con una società che richiede accessibilità, innovazione e rappresentatività di diverse minoranze, spesso discriminate ed escluse.

Giulia, puoi spiegarci come interpretate a WorkAbile “Diversità e Inclusione” nel vostro modello di lavoro?

Negli ultimi anni si sono fatti grandi passi in avanti, nella promozione di Diversity and Inclusion, ma la sfida è ancora aperta. “Abbattere le barriere” è un’espressione che a WorkAbile spesso utilizziamo per parlare di pari opportunità per le persone che vivono una disabilità e si affacciano nel mondo del lavoro. La normativa vigente Legge 12 marzo 1999, n. 68. Norme per il diritto al lavoro dei disabili impone alle aziende con più di 15 dipendenti di inserire nel proprio staff delle persone che abbiano una disabilità.

Tuttavia, per molte di queste aziende è spesso difficile riuscire a trovare il giusto ruolo per il nuovo dipendente con una disabilità all’interno del proprio team di lavoro.

Per questo motivo abbiamo creato WorkAbile, un’ Associazione culturale di promozione sociale, costituitasi nell’Ottobre del 2016 a Roma. Nasciamo come risposta alle esigenze mostrate da alcune aziende del territorio in seguito all’inserimento lavorativo di persone con disabilità e lavoriamo per promuovere Diversità e Inclusione nei luoghi di lavoro

WorkAbile rappresenta quel tassello che funge da collegamento tra persona e azienda: mettiamo a disposizione le nostre competenze e conoscenze per far sì che la persona con disabilità possa rappresentare quel valore in più di cui l’azienda ha bisogno, valorizzandone l’autonomia.

Quali sono i benefici per un azienda che attua una politica di Diversity & Inclusion?

Per parlare di benefici è importante tenere in considerazione le due realtà protagoniste che sono l’azienda e la persona con disabilità. La sinergia avviene nel momento in cui entrambe le parti trovano il modo di venirsi incontro, ascoltarsi e avere la volontà di raggiungere lo stesso obiettivo.

È qui che il termine inclusione ha più efficacia. I vantaggi che si possono riscontrare in maniera concreta da un corretto inserimento lavorativo di una persona con disabilità sono benefici economici derivanti da agevolazioni fiscali e bonus, un maggior risalto dal punto di vista sociale nei confronti dei consumatori e delle altre aziende, innovazione all’interno del team di lavoro, aumento nel rendimento lavorativo dei dipendenti.

Se dovessimo far riferimento anche ai benefici sociali, un’azienda che riesce ad attuare con efficacia un approccio di Diversity & Inclusion contribuisce a far parte di un cambiamento all’interno della società proprio perché promotrice di un modello che vuole porre l’attenzione sulle abilità di ogni individuo.

WorkAbile lavora nella  costruzione di una rete multidisciplinare a supporto della persona e dell’azienda. Ci potete spiegare come funziona?

Il lavoro di rete all’interno dei “servizi alla persona”, soprattutto nei contesti più fragili, è fondamentale per riuscire ad avere un quadro generale che possa comprendere competenze multidisciplinari.

WorkAbile vuole essere un tassello in più che si unisce alle tante figure professionali che ruotano intorno alla persona con disabilità per riuscire a fare da ponte in maniera più facile possibile tra la persona stessa e l’azienda. Il confronto con i servizi sanitari locali, la famiglia, le figure mediche ed educative già presenti dovrebbe essere più fluido così da poter favorire al meglio l’inserimento lavorativo e fornire nel nuovo contesto aziendale tutte le informazioni utili relative alle condizioni del lavoratore.

Quali sono “buone prassi” per promuovere Diversità e Inclusione nei luoghi di lavoro?

Parlando di ‘Buone Prassi’,  ci sono alcuni aspetti cardine che a WorkAbile consideriamo.

  1. Quando WorkAbile entra in contatto con l’azienda cerchiamo di capire quali sono le aspettative dell’impresa, quanto è disposta a investire in termini di risorse finanziarie e umane e quali sono le mansioni che dovranno essere svolte dal neo assunto.  Questo permette di definire le misure che possano agevolare il lavoro del neoassunto senza stravolgere le dinamiche già presenti in azienda. Inoltre, lavoriamo insieme per capire le figure di riferimento all’interno dell’azienda e creare un piano d’inserimento.

Invece, insieme al neo-assunto lavoriamo per meglio capire attitudini, le capacità pregresse e le potenzialità

  • Altro punto di forza degli inserimenti lavorativi che WorkAbile offre, sono momenti di formazione e di sensibilizzazione con i dipendenti dell’azienda.

I temi delle formazioni includono sia le strategie generali d’inserimento sia come verrà realizzato il percorso d’inserimento, individuando le potenzialità e i limiti del nuovo collega. Questa fase, ci ha permesso di constatare quanti stereotipi legati alla disabilità fossero presenti e di come l’informazione e la conoscenza abbia aiutato ad un consolidamento della relazione all’interno del team di lavoro.

  • Il terzo passo dopo queste attività preparatorie, prevede l’accompagnamento del lavoratore in azienda. Inizia una fase di accompagnamento e tutoring sia per il team di lavoro sia per il neo assunto. Durante le prime settimane, l’accompagnamento da parte del team di WorkAbile è piu intenso e continuato, mentre  nelle settimane successive si passa da un intervento attivo a un supporto puntuale ed osservazione dell’evoluzione.
  • Alla conclusione del nostro percorso di accompagnamento, raccomandiamo sempre una restituzione con il lavoratore, la direzione dell’azienda e il team. Si tratta di un momento in cui discutere e condividere un bilancio del percorso, sfide e difficoltà incontrate, miglioramenti ed un eventuale nuovo supporto se necessario.
Giulia Marsella

Giulia Marsella è un educatore professionale specializzata in educazione degli adulti e formazione continua. È vicepresidente e socio fondatore dell’Associazione WorkAbile. Si occupa di percorsi di sensibilizzazione nelle scuole e nelle aziende. Inoltre, è Assistente Specialistico per ragazzi che frequentano la scuola secondaria di secondo grado e tutor didattico e dell’apprendimento, attraverso percorsi di autonomia allo studio e personale.

Adalberto Lusuarghi

Adalberto Lusuarghi è un educatore professionale specializzato in educazione di bambini e adolescenti con disabilità e/o in situazione di disagio sociale e scolastico. Lavora attualmente come educatore domiciliare e presso una comunità per minori nel comune di Sassari. È tesoriere e socio fondatore dell’Associazione WorkAbile, si occupa di percorsi di sensibilizzazione nelle scuole e nelle aziende.