Domani, è Ferragosto, ma come sarà il Ferragosto per molti caregivers?
Durante i tre mesi trascorsi durante il lockdown, molte le famiglie hanno vissuto una condizione di segregazione e solitudine forzata, che tuttavia si ripete e acutizza durante i mesi estivi, soprattutto nelle due settimane a cavallo di Ferragosto.
Un anno fa, avevamo parlato della solitudine del caregiver: https://www.linkabili.it/la-solitudine-del-caregiver/ . Come dimostrato negli ultimi mesi, l’attività di caregiver familiare può avere ripercussioni psicologiche importanti su chi accudisce un proprio caro con disabilità o malato.
Oggi vogliamo raccontare le storie ed esperienze di alcuni caregivers, di come trascorreranno il Ferragosto nell’anno del COVID-19. Lo abbiamo chiesto a Maria, Francesca e Pietro.
Maria, mamma di Sofia, insegnante in pensione, 69 anni.
Come trascorrerete il Ferragosto, quest’anno?
Trascorremmo questo Ferragosto a casa, io, Maria e mio marito. Nessun festeggiamento in particolare.
Avverte che d’estate i servizi e il sostegno dei professionisti siano minori rispetti alle vostre esigenze.
I servizi dedicati nelle strutture socio-sanitarie cosi come nei servizi sociali del comune si sono progressivamente ridotti a partire dal lockdown e continuano a essere parziali e limitati. La persona che ci aiuta quattro ore al giorno, viene ed è un grande sostegno. Per adesso, nonostante l’età e gli acciacchi, io e mio marito siamo in buona salute e ci possiamo ancora occupare di Sofia e questo accade tutti i giorni. Ferragosto sarà uno dei tanti giorni di quest’estate.
Francesca, mamma di Giovanni, psicoterapeuta, 50 anni
Come farete per Ferragosto?
Questo Ferragosto, sarà molto particolare per me e per Giovanni. Giovanni è appena entrato in una Residenza Sanitaria per Disabili (RSD). Le RSD sono strutture a carattere socio-sanitario e socio-assistenziale, destinate a persone con disabilità. Essendo sola, lavorando a tempo pieno, ho preferito che Giovanni ricevesse le cure erogate da strutture specializzate che permettesse ad entrambi di sperimentare un distacco graduale da casa e di abituarsi ad un diverso modello di vita.
Tuttavia, inseguito alle restrizioni determinate dalle misure preventive del COVID-19, mentre prima era possibile trascorrere le vacanze e i weekend in famiglia, adesso ciò non è piu possibile, sino a quando l’emergenza non sarà conclusa.
Ci è consentito poter visitare i nostri figli due volte a settimana per 30 minuti. Pertanto, domani andrò a visitare mio figlio e potremmo finalmente vederci.
Credo che questo sarà il ferragosto di tanti caregivers quest’anno.
Pietro, figlio di Luisa, ingegnere, 42 anni
Pietro, come caregiver, quale sarà il suo Ferragosto?
A mia madre, è stata diagnosticata la malattia di Alzheimer, 5 anni fa quando avevo solo sessantacinque anni. Al momento, la sua mobilità è limitata, cosi come le sue capacità cognitive. Al momento, mio padre è aiutato da due assistenti familiari, ma una di loro è al momento in vacanza. Io e mia sorella viviamo e lavoriamo in altre città, pertanto è difficile riuscire ad occuparci di nostra madre come vorremmo e poter aiutare nostro padre.
Una delle assistenti familiari è adesso in vacanze. Non avendo trovato una sostituzione nel breve periodo, una cooperativa ci manda un’OSS per qualche ora, per aiutarci nell’igiene personale e poi siamo mio padre, io e mia sorella ad occuparcene.
Naturalmente, questi giorni hanno un carico fisico notevole, ma soprattutto emotivo e psicologico. Queste ferie risultano un impegno, un carico fisico e lavorativo significativo, tuttavia sono anche un’occasione per trascorrere del tempo con i miei genitori, aiutare mio padre che nonostante le innumerevoli difficoltà svolge il suo compito di caregivers 365 giorni all’anno.