Tempo fa abbiamo parlato di abilismo, spiegando cos’è e cosa fare per contrastarlo. L’abilismo non è altro che un atteggiamento discriminatorio nei confronti delle persone con disabilità e può manifestarsi in vari modi. Nonostante la chiarezza del significato della parola abilismo, non tutti sono a conoscenza della sua esistenza ed è raro che si senta nelle conversazioni di ogni giorno.

Quando è corretto parlare di abilismo?

Sembrerebbe un concetto distante dalla narrazione della quotidianità, ma l’abilismo può assumere le più svariate forme, tanto che nessuno può considerarsi del tutto estraneo. È abilismo un ostacolo fisico che impedisce alle persone con disabilità di accedere ai luoghi della vita pubblica. Ma anche porsi nei confronti delle stesse con atteggiamenti sensazionalistici o infantili, è difatti discriminatorio.

La narrazione mainstream che mette in relazione persone che vivono una disabilità e persone che non vivono una disabilità può essere riassunta così:

• Da una parte c’è la componente “compassionevole e pietista”, che mostra il lato più sensibile degli individui nei confronti dei “poverini” costretti a vivere una vita difficile e tormentata. L’atteggiamento triste incarna perfettamente il concetto di abilismo, perché di fatto la persona con disabilità viene associata alla sua condizione sfortunata e non per ciò che è veramente.
• In secondo luogo, non è raro vedere associate parole di stampo sensazionalistico alla disabilità. Parlare di eroi e guerrieri, pone le persone con disabilità su un piano fantastico, quasi mitologico. Ecco che anche una piccola azione diventa un’ispirazione per tutti, a dimostrazione che niente è impossibile.

Siamo tutti abilisti?

Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo assunto inconsapevolmente o meno un atteggiamento abilista. Questo non significa che siamo delle persone cattive o insensibili, tutt’altro. La consapevolezza è il primo passo per costruire insieme una società più giusta e inclusiva e tutti, ciascuno nel proprio piccolo, possiamo fare la differenza. Il fatto che si parli sempre più spesso di abilismo è un chiaro segnale di come le cose stiano cambiando in meglio, e questo ci fa ben sperare per il futuro!

I 5 modi per contrastare l’abilismo

Cosa possiamo fare per contrastare l’abilismo?

• Ascolto: prestare una maggiore attenzione alla realtà che ci circonda notando anche i dettagli apparentemente più insignificanti.
• Empatia: mettersi nei panni dell’altro e chiedersi “come mi sentirei se lo stesso fosse accaduto a me?”.
• Relazione: niente spazio a interpretazioni personali! Le persone con disabilità sono le uniche che possano aiutarci a comprendere più da vicino le problematiche legate alla propria quotidianità. Coinvolgiamole!
• Parlare, parlare e parlare: sensibilizzare quante più persone possibili è un passo concreto per contrastare l’abilismo. La disabilità esiste e non deve essere trattata come un tabù!
• Rispetto: siamo persone, non etichette! Anche se vive una disabilità, una persona è una persona. Non bisogna mai dimenticare che dietro a una condizione psico-fisica ci sono sentimenti, ambizioni e desideri, esattamente come per tutti!