Durante l’emergenza COVID-19, diventa più difficile per le famiglie di una persona nello spettro autistico, poter gestire le misure restrittive e le conseguenze che queste possono avere in termini di regressione. Pertanto, volevamo proporti due tutorial realizzati dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Farecontatto che propone una serie di attività motorie da fare a casa.
L’Associazione Sportiva Dilettantistica Farecontatto
Alberto Spissu e Giuliana Ibba hanno fondato dieci anni fa l’Associazione Sportiva Dilettantistica “Farecontatto”.
Farecontatto è un’associazione no profit che promuove ed offre attività sportive adattate a bambini, ragazzi e giovani adulti con Disturbi del Neurosviluppo, prevalentemente nello spettro autistico. Lo staff è formato da Educatori Sportivi e da laureati in Scienze Motorie, specializzati in Attività Preventive e Adattate. Oggi, Farecontatto lavora con quasi 80 persone nel territorio cagliaritano.
Da un’idea nata per promuovere attività sportive verso persone con disagio motorio generico, Alberto e Giuliana si sono presto resi conto che mancava l’aspetto della motricità adattata e specifica per i Disturbi del Neurosviluppo. Alberto ha sempre amato lo sport e il calcio in particolare e ha una laurea ISEF. Giuliana è una Psicologa. Entrambi studiano e lavorano. Giuliana si specializza come Psicologa-Neuro-Psicomotricista e Alberto si laurea come Educatore Professionale ed ottiene il certificato Tecnico ABA 1°L.
Infatti, insieme accrescono e coniugano le loro competenze e conoscenze in un settore motorio poco sviluppato, creando un mix di tecniche e strategie con interventi sportivi e psicomotori e metodiche cognitivo- comportamentali.
Attività motorie da fare negli spazi della propria abitazione
In questi giorni di isolamento, derivante dall’emergenza COVID-19 non è possibile svolgere attività sportive o terapie di gruppo essendo tutti i centri chiusi. Ciononostante, Farecontatto si è mobilitata “a distanza” per sostenere le persone con disturbo dello spettro autistico e le loro famiglie.
Così, hanno creato dei tutorial dedicati a bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico per realizzare alcune attività motorie negli spazi della propria abitazione.
Pertanto, cercate libri, cuscini, colori, bicchieri, manici di scopa, bacinelle, perché Alberto e Giuliana ci propongono una serie di giochi sull’equilibrio, sulla coordinazione oculo-manuale, oculo-podalica e motricità fine.
Obiettivo degli esercizi sarà migliorare l’equilibrio, la coordinazione dinamica generale, mantenere allenate le abilità, divertendosi insieme.
Autismo, psicomotricità e inclusione
Alberto dice: “Prima ancora di lavorare per l’autismo è importante capire cosa sia l’autismo”.
L’obiettivo di “Farecontatto” non è semplicemente migliorare la psicomotricità, ma promuovere e diventare artefici d’inclusione, sfruttando un canale privilegiato chiamato sport. Infatti, l’obiettivo delle attività motorie è preparare i bambini e i ragazzi con disturbo dello spettro autistico e i cosiddetti “neuro tipici” a saper giocare insieme, il primo passo verso l’inclusione. Per questo motivo, Farecontatto ha ideato il Progetto a “Tutto Campo” realizzato in collaborazione con il CUS Cagliari.
Il progetto “A Tutto Campo”
Il progetto a “Tutto Campo” si articola in un percorso che prevede 3 tappe.
- inserimento
- integrazione
- inclusione.
Ogni persona è affiancata da un tutor sportivo specializzato, prima individualmente e poi all’interno di un gruppo-squadra, per garantire il giusto supporto tecnico ed educativo.
Così, Farecontatto migliora non solo la psicomotricità, ma usa le attività sportive come canale d’inclusione.
Questo è un piccolo contributo per ricordarci, oggi più che mai, quando la maggior parte dei servizi e sostegni alle famiglie sono stati sospesi per l’emergenza COVID-19, quanto sia importante continuare a sostenere le famiglie e le persone con disturbo dello spettro autistico.
Se non lo hai fatto, leggi anche il racconto di Manuela e Francesco, i genitori di un bambino con disturbo dello spettro autistico che lavorano durante l’emergenza COVID-19. L’Autismo ai tempi del COVID-19 per i caregivers.